Silvio Pardini 1908 - 1945
Nato 23.7.1908 in La Spezia
Morto 13.3.1945 in Mauthausen
Biografia
Nasce a La Spezia il 23/7/1908, in una famiglia di idee antifasciste, viene arrestato nel grande rastrellamento fascista di Migliarina (La Spezia) il 21 novembre 1944, portato nella vicina officina meccanica Flag trasformata in prigione fascista, quindi alla Caserma XXI Reggimento Fanteria della Spezia, anch’essa trasformata in luogo di torture barbare.
Viene trasferito via mare, data la minaccia sulle strade di attacchi partigiani e l’impraticabilità della ferrovia, con una “motozattera” a Genova, dove subisce maltrattamenti durante gli interrogatori alla Casa dello studente.
Dal carcere Marassi il 12 gennaio 1945 viene trasferito al Campo di concentramento di Bolzano e il 1° febbraio con il trasporto 119 a Mauthausen (matr. 126331).
Sottoposto al lavoro schiavo nelle gallerie di Gusen 2 si ammala e chiede di essere ricoverato nell’infermeria del campo; la documentazione fa risalire la morte al 13 marzo 1945.
Un deportato, Ghersi Giobatta, che ben conosce Pardini perché vive nello stesso quartiere è il suo vicino negli appelli e lo vede per l’ultima volta proprio prima che lo sfortunato compagno si rechi in “infermeria”, nonostante sia fermamente sconsigliato dal Ghersi.
Alla moglie incinta e alla figlia di sette anni viene data certezza sulla tragica fine del congiunto nell’estate del 1945, al ritorno di quel conoscente spezzino.
Rita Pardini, figlia di Silvio Pardini
ANED sezione di La Spezia / Fondazione memoria della Deportazione
Bibliografia:
‐ Archivio ANED La Spezia “Elenco delle persone deportate nei Campi di Sterminio KZ registrate dalla sezione
‐ I. Tibaldi “Compagni di viaggio”
‐ V. Morelli “I deportati italiani nei campi di sterminio 1943‐1945”. Scuole grafiche Artigianelli‐ Milano‐Marzo 1965
‐ G.U. 1968 Sup. N.130 22‐5
Posizione nella sala

