Gino Zanella 1926 - 1945

Nato 16.11.1926 in Santorso
Morto 25.4.1945 in Gusen

Biografia

Nato a Santorso il 16 novembre 1926, benché appartenente a una classe non richiamata era entrato nelle file partigiane con il nome di battaglia Aurora. Operò nella valle dell’Agno assieme alle pattuglie della Brigata Stella e del battaglione Valdagno, comandato da Gino Soldà “Paolo”, partecipando in particolare all’assalto al Ministero della Marina Repubblicana di Montecchio Maggiore (VI). 

Il 15 agosto Gino scese in pianura, verso Cologna Veneta, assieme a Gino De Rossi “Ceck 3°” e ad altri partigiani del battaglione Valdagno, che avevano ricevuto l’ordine di costituire nuove pattuglie partigiane. Accerchiati da un rastrellamento, i partigiani si dispersero, ma Gino fu catturato e condotto dapprima al Polizei Durchgangslager di Bolzano, quindi, con il trasporto 119 partito il 1 febbraio 1945 con 535 persone, fu deportato a Mauthausen e, dopo la quarantena, a Gusen. 

Il giovanissimo partigiano è ricordato nelle memorie di un sopravvissuto a quell’inferno, Giuseppe Cirnigliaro, riportata in Italo Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945:

“Durante la mia prigionia ho conosciuto un giovane partigiano di Schio (VI), di nome Zanella Giuseppe [Gino; ndA]. Avrà avuto 17 anni: volevano impiccarlo; ricordo con terrore quei mo-menti in cui ho intuito quella decisione. Intervenne però un tenente tedesco che, forse impietositosi per la giovane età di Giuseppe, lo volle risparmiare”.

Malgrado questo atto di clemenza, Gino non riuscì a sopravvivere alla deportazione perché, sopraffatto dagli stenti, morì a Gusen il 25 aprile 1945.

Ugo de Grandis

Centro Studi Igino Piva „Romero“, Schio (Vicenza)

Litteratura

Italo Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Consiglio Regionale del Piemonte, ANED, Franco Angeli, Milano 1994, cit., pp. 221-223.

Posizione nella sala