Nato 31.7.1882 in Bologna Morto 25.2.1945 in Mauthausen
Biografia
Alvisi Ernesto, da Alfonso e Innocenza Bortolotti, nato il 31 luglio 1882 a Bologna. Residente ad Anzola dell'Emilia (BO). Coniugato. Colono.
Fu attivo nel battaglione «Tarzan» della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni» ed operò ad Anzola dell'Emilia. Nella sua abitazione si tenevano riunioni con altri resistenti della zona.
È arrestato ad Anzola dell'Emilia con il figlio Fioravante il 7 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola dell'Emilia. Centinaia di persone furono dapprima condotte in alcuni luoghi di concentramento nella zona, come la chiesa di Amola e il teatro di Sant'Agata, per essere eventualmente riconosciute da alcune spie, poi trasferite a Bologna per essere interrogate dalla Gestapo nel comando di via Santa Chiara e detenute nel carcere giudiziario cittadino.
Entra a San Giovanni in Monte il 9 dicembre 1944, a disposizione del «comando tedesco SS», registrato con matricola 12537.
Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 483 internati, tra i quali 84 del gruppo proveniente da Bologna.
All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115804 ed è classificato con la categoria Schutz; mestiere dichiarato: contadino.
Risulta deceduto a Mauthausen il 25 febbraio 1945.
Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dal 15 giugno 1944 al 5 dicembre 1944.
È ricordato nel Sacrario in piazza Nettuno a Bologna. Ad Anzola dell'Emilia una strada è intitolata ad Ernesto e Fioravante Alvisi.
www.ciportanovia.it
Fonte:
www.ciportanovia.it – Progetto realizzato da A.N.E.D. sezione di Bologna e Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Alvisi Ernesto wurde am 31. Juli 1882 als Sohn von Alfonso und Innocenza Bortolotti in Bologna geboren. Er wohnte in Anzola dell'Emilia (BO). Verheiratet.
Er war im Bataillon „Tarzan“ der 7. GAP-Garibaldi-Brigade „Gianni“ in Anzola dell'Emilia aktiv. In seiner Wohnung wurden Treffen mit anderen Widerstandskämpfern der Gegend abgehalten.
Er wurde am 7. Dezember 1944 gemeinsam mit seinem Sohn Fioravante in Anzola dell'Emilia im Zuge der großen Razzia aufgegriffen, die in jenen Tagen in der Ebene rund um San Giovanni in Persiceto, Amola und Anzola dell'Emilia durchgeführt wurde. Mehrere Hundert Personen wurden zur Identifizierung durch Spione zuerst an einigen Sammelorten der Gegend wie die Kirche von Amola oder das Theater von Sant’Agata festgehalten. Anschließend wurden sie nach Bologna zur Vernehmung durch die Gestapo in der Via Santa Chiara gebracht und im Untersuchungsgefängnis der Stadt inhaftiert.
Ab dem 9. Dezember 1944 war er mit der Häftlingsnummer 12537 im Gefängnis des SS-Kommandos San Giovanni in Monte in Haft.
Am 22. Dezember 1944 wurde er dem Transport von 100 Häftlingen ins Konzentrations- und Durchgangslager Bozen-Gries angeschlossen, von wo man ihn am 8. Jänner 1945 mit dem Transport von 483 Internierten, von denen 84 aus der Gruppe von Bologna stammten, nach Mauthausen deportierte.
Bei seiner Ankunft im österreichischen Lager am 11. Jänner 1945 erhielt der die Häftlingsnummer 115804 und wurde als Schutzhäftling eingestuft. Ausgewiesener Beruf: Bauer.
Als Datum seines Todes in Mauthausen wurde der 25. Februar 1945 vermerkt.
Die Kommission zur Anerkennung der Partisanen der Region Emilia-Romagna hat ihn als Partisan anerkannt. Sein operatives Wirken erstreckte sich vom 15. Juni 1944 bis zum 5. Dezember 1944.
Das Partisanendenkmal in der Piazza Nettuno in Bologna erinnert an Ernesto Alvisi. In Anzola dell'Emilia ist eine Straße nach Ernesto und Fioravante Alvisi benannt.
www.ciportanovia.it
Quelle:
www.ciportanovia.it – Ein Projekt der Sektion Bologna der A.N.E.D. und der gesetzgebenden Versammlung der Region Emilia-Romagna