Nato 1.1.1917 in San Giovanni in Persiceto Morto 8.4.1945 in Mauthausen
Biografia
Fregni Giuseppe, da Argio e Olimpia Forni, nato l'1 gennaio 1917 a San Giovanni in Persiceto (BO), lì residente, ad Amola. Licenza elementare. Meccanico. Coniugato, padre di 1 figlio.
Militante comunista, nel 1942, tramite Giacomo Masi, suo compagno di lavoro, entrò nel movimento antifascista. Nel novembre 1943 con Vincenzo Florini ed Enrico Martini diede vita ad un gruppo armato, il primo del movimento resistenziale della zona, che confluirà poi nella 63a brigata Garibaldi «Bolero».
È arrestato a San Giovanni in Persiceto il 5 dicembre 1944 nel corso del grande rastrellamento che in quei giorni investì la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola dell'Emilia. L'opera di alcune spie portò al fermo di centinaia di persone che furono raccolte in alcuni luoghi di concentramento nella zona (come la chiesa di Amola o il teatro di Sant'Agata), poi trasferite a Bologna per essere interrogate dalla Gestapo e detenute nel carcere giudiziario cittadino.
Entra a San Giovanni in Monte il 9 dicembre 1944, a disposizione del «comando tedesco SS», registrato con matricola n. 12510.
Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 483 internati, tra i quali 84 del gruppo proveniente da Bologna.
All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115509 ed è classificato comeSchutzhaeftlinge(detenuto per motivi di sicurezza, equivalente a detenuto politico, con triangolo rosso); mestiere dichiarato: fresatore.
Rimane in quarantena fino al 16 gennaio 1945, poi è registrato in Revier fino al 5 febbraio. Dimesso, vi torna il 9 marzo.
Risulta deceduto a Mauthausen l'8 aprile 1945.
Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'1 novembre 1943 al 5 dicembre 1944.
www.ciportanovia.it
Fonte:
www.ciportanovia.it – Progetto realizzato da ANED sezione di Bologna e Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Giuseppe Fregni wurde am 1. Jänner 1917 als Sohn von Argio und Olimpia Forni in San Giovanni in Persiceto (BO) geboren. Er wohnte in Amola in der Gemeinde San Giovanni in Persiceto. Grundschulabschluss. Mechaniker. Verheiratet, Vater eines Sohnes.
Der kämpferische Kommunist kam durch seinen Arbeitskollegen Giacomo Masi mit der antifaschistischen Bewegung in Kontakt, der er 1942 beitrat. Im November 1943 gründete er mit Vincenzo Florini und Enrico Martini eine bewaffnete Gruppe, die erste Widerstandsbewegung der Gegend, die dann mit der 63. Garibaldi-Brigade „Bolero“ verschmolz.
Er wurde am 5. Dezember 1944 in San Giovanni in Persiceto im Zuge der großen Razzia verhaftet, die in jenen Tagen in der Ebene rund um San Giovanni in Persiceto, Amola und Anzola dell'Emilia durchgeführt wurde. Infolge von Verrat wurden mehrere Hundert Personen verhaftet und an einigen Sammelorten der Gegend wie die Kirche von Amola oder das Theater von Sant’Agata festgehalten. Anschließend wurden sie nach Bologna zur Vernehmung durch die Gestapo gebracht und im Untersuchungsgefängnis der Stadt inhaftiert.
Er war ab dem 9. Dezember 1944 mit der Häftlingsnummer 12510 im Gefängnis des deutschen SS-Kommandos San Giovanni in Monte in Haft.
Am 22. Dezember 1944 wurde er dem Transport von 100 Häftlingen ins Konzentrations- und Durchgangslager Bozen-Gries angeschlossen, von wo man ihn am 8. Jänner 1945 mit dem Transport von 483 Internierten, von denen 84 aus der Gruppe von Bologna stammten, nach Mauthausen deportierte.
Bei seiner Ankunft im österreichischen Lager am 11. Jänner 1945 erhielt der die Häftlingsnummer 115509 und wurde als Schutzhäftling (politischer Häftling mit rotem Dreieck) eingestuft. Ausgewiesener Beruf: Fräser.
Er blieb bis zum 16. Jänner 1945 in Quarantäne. Bis zum 5. Februar war er im Revier eingetragen. Danach wurde er aus dem Revier entlassen und am 9. März erneut eingeliefert.
Als Datum seines Todes in Mauthausen wurde der 8. April 1945 vermerkt.
Die Kommission zur Anerkennung der Partisanen der Region Emilia-Romagna hat ihn als Partisan anerkannt. Sein operatives Wirken erstreckte sich vom 1. November 1943 bis zum 5. Dezember 1944.
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Quelle:
www.ciportanovia.it – Ein Projekt der Sektion Bologna der A.N.E.D. und der gesetzgebenden Versammlung der Region Emilia-Romagna