Di anni 29. Nato l’11 settembre 1915 a Milano ed ivi residente. Di professione disegnatore tecnico, assunto presso l’industria Breda. Arrestato la notte del 12 marzo 1944 per la sua partecipazione agli scioperi nelle fabbriche, viene inizialmente trattenuto in questura. Rinchiuso nel penitenziario milanese di San Vittore tra il giorno 13 e il giorno 14 dello stesso mese, viene successivamente trasferito alla caserma Umberto I di Bergamo, quindi deportato al lager di Mauthausen il 17 marzo 1944. Giuntovi il 20 marzo, è smistato al sottocampo di Gusen, dove si spegne in 27 aprile 1945, a una settimana circa dalla liberazione del campo.
Lettera di Giovanni Ardemagni alla Moglie scritta in data 13-03-1944 da Milano:
"Ardemagni Gianni
camerone nº 3
13/3/1944
Cara Olimpia,
sono molto preoccupato
per te e per nostro figlio nel
triste modo che ho dovuto lasciar_
vi, ad ogni modo non ti allar_
mare che io stesso non so per
quale motivo m’abbiano messo
in guardina e quando l’animo
è pulito non c’è da preoccuparsi
Sto bene (come si può stare
in carcere) e spero di
rivederti presto.
Spero avrai avvisato i miei
famigliari e in ditta a
mezzo Dell’Acqua.
Come ti ripeto questo è il
secondo giorno che sono rinchiuso
e a tutti gli operai qui portati
io sono l’unico impiegato e
inutilmente mi scervello per
trovare un motivo della mia
incarcerazione. Ad ogni modo
come ti ripeto stai tranquilla tanti
baci a Te
Gianni"
Igor Pizzirusso
INMSLI – Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, Milano
Giovanni Ardemagni wurde 29 Jahre alt. Er wurde am 11. September 1915 in Mailand geboren, wo er auch wohnhaft war. Er war technischer Zeichner von Beruf und arbeitete in den Breda-Werken. Er wurde in der Nacht vom 12. März 1944 wegen seiner Teilnahme an Streiks in der Fabrik verhaftet. Vorerst wurde er im Polizeipräsidium festgehalten. Dann überstellte man ihn zwischen dem 13. und dem 14. März in das Mailänder Gefängnis San Vittore und schließlich in die Kaserne Umberto I in Bergamo. Von dort wurde er am 17. März 1944 in das Lager Mauthausen deportiert. Nach seiner Ankunft am 20. März verlegte man ihn in das Außenlager Gusen, wo er am 27. April 1945, ungefähr eine Woche vor der Befreiung des Lagers, verstarb.
Brief von Giovanni Ardemagni an seine Gattin vom 13. März 1944 aus Mailand:
"Ardemagni Gianni
Schlafsaal 3
13/3/1944
Liebe Olimpia,
ich bin in großer Sorge wegen dir und unseres Sohns und der traurigen Art und Weise, wie ich euch verlassen musste. Sei aber nicht beunruhigt, weil ich selbst nicht weiß, aus welchem Grund sie mich verhaftet haben, und wenn die Seele rein ist, muss man sich nicht sorgen. Es geht mir gut (so gut, wie es einem im Gefängnis halt gehen kann), und ich hoffe, dich bald wiederzusehen. Ich hoffe, du hast meine Familie verständigt und über Dell’Acqua in der Firma Bescheid gegeben. Wie gesagt ist das der zweite Tag meiner Haft. Es sind alle Arbeiter hier, ich bin der einzige Angestellte und ich zerbreche mir den Kopf, ohne einen Grund für meine Inhaftierung zu finden. Wie ich schon gesagt habe, sollst du dir keine Sorgen machen.
Ich küsse dich
Gianni“
Igor Pizzirusso
INMSLI – Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia, Mailand