Nato 5.2.1925 in Calamandrana Morto 14.9.1944 in Gusen
Biografia
Depuis des lectures de l'auteur Ferruccio Iebole qui a mené ses recherches, sur Internet : Luigi Therisod, Gigi, a été arrêté in San Giacomo di Roburent (Cuneo, Piedmont, I) à l'Albergo Nazionale, le 24 décembre 1943, avec 8 autres partisans, par d'autres soit-disant partisans de tendance conservatrice et autoritaire. Il a fait partie, avec ses compagnons, du groupe Stella Rossa. Remis à la garde des carabinieri, ceux-ci les emmenèrent à Cuneo-Coni et ensuite le 11 février 1944 à Turin, en prison.
Therisod et 244 autres déportés depuis les prisons de Turin, partirent vers la déportation le 13 mars 1944 en passant par Bergame, où d'autres prisonniers furent prélevés et déportés ; de ce lieu, le convoi partit le 16 mars 1944 destination Mauthausen, où il arriva le 20 mars 1944, en transportant 563 déportés. » (Source : Italo Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Consiglio Regionale del Piemonte, ANED, Franco Angeli, Milano 1994).
Transféré au sous-camp de Gusen, Luigi Therisod y mourut en date du 14 septembre 1944, à 19 ans. Titulaire d'une plaque à la mémoire à Alassio inaugurée en 2018 (en province de Savona, SV, Ligurie, Italie), où sa famille s'était transférée depuis Calamandrana en province de Asti (AT, Piémont, Italie), Commune où il est né en 1925. En étant né en 1925, il était en 1943 sous rappel sous les drapeaux de la part de la Repubblica sociale italiana, RSI, qui occupait l'Italie du Nord et continuatrice du régime fasciste allié aux nazi. Il avait deux autres frères. Il est répertorié comme partisan des Brigades Garibaldi, BG, patente de la Commissione piemontese per le qualifiche partigiane, ora in partigianiditalia@beniculturali.it, Partigiano, Caduto, Deportato. Dans cette fiche ci-jointe, il est dit qu'il est né le 4 février 1925.
Marisa Alliod
Dal sito ivg.it:
« Alassio. Questa mattina [ 27 Gennaio 2018 ] alle 10.30, nell’atrio del Palazzo Comunale di Alassio, si è svolta la cerimonia di intitolazione di una targa a Luigi Therisod – morto nel 1944 nel campo di concentramento di Mauthausen – nell’ambito delle iniziative in programma per la celebrazione della “Giornata della Memoria” 2018. Era presente il sindaco di Alassio Enzo Canepa. Come ricostruito dalle ricerche di Ferruccio Iebole, la famiglia Therisod si è trasferita dal Piemonte ad Alassio ed è composta da cinque persone: i genitori e tre figli maschi, l’ultimo Luciano alassino di nascita. Il primogenito Luigi si trasferisce nuovamente nel paese di origine Calamandrana nell’estate del 1943 per aiutare nel lavoro gli zii che gestiscono una panetteria. La famiglia Therisod è di idee socialiste e comuniste e dichiaratamente antifascista ed è in questo ambiente che viene a contatto con le formazioni partigiane garibaldine savonesi della Stella Rossa a cui si unisce. Nel dicembre del 1943 dopo uno sbandamento alcuni garibaldini si rifugiano nell’albergo Nazionale di San Giacomo di Roburent dove vengono circondati e arrestati dai partigiani delle formazioni autonome che avevano stipulato un patto con i tedeschi per la tutela del territorio. Anche se gli arrestati si dichiarano partigiani garibaldini combattenti vengono consegnati ai Carabinieri che li trasferiscono prima a Cuneo e l’11 febbraio 1944 a Torino.
Therisod e 244 altri deportati dalle carceri di Torino, partono verso la deportazione il 13 marzo 1944, passando da Bergamo, dove altri prigionieri furono prelevati e deportati; di lì, il convoglio parte il 16 marzo 1944 con destinazione Mauthausen, dove arriva il 20 marzo 1944, trasportando 563 deportati ».
(Fonte: Italo Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Consiglio Regionale del Piemonte, ANED, Franco Angeli, Milano 1994)
Purtroppo non si hanno notizie di come Luigi Therisod, nome di battaglia Gigi, abbia trascorso quei mesi, ma si conosce la data della morte il 14 settembre 1944 alla sola età di 19 anni. La famiglia non ha mai potuto piangerne il corpo. »
Sources :
Ferruccio Iebole, "Ora il mio nome è scritto lì ": storie di Stelle Rosse e Controbanda di Calice Ligure..., prefazione di Pier Paolo Cervone, [Savona], 2014.
Marisa Alliod
« Alassio. An diesem Vormittag [27. Januar 2018] fand im Rahmen der Initiativen zur Feier des „Gedenktages 2018“ und unter Anwesenheit des Bürgermeisters von Alassio, Enzo Canepa um 10 Uhr 30 im Atrium des Rathauses von Alassio die Widmungszeremonie einer Gedenktafel für Luigi Therisod statt, der 1944 im Konzentrationslager Mauthausen gestorben ist. Wie aus den Recherchen von Ferruccio Iebole hervorgeht, war die Familie Therisod vom Piemont nach Alassio gezogen und umfasste fünf Mitglieder: die Eltern und drei Söhne. Der jüngste Sohn wurde in Alassio geboren. Der erstgeborene Sohn Luigi zog im Sommer 1943 erneut in die Heimatgemeinde Calamandrana, um seinen Onkeln zu helfen, die eine Bäckerei führten. Die Familie Therisod pflegte sozialistisches und kommunistisches Gedankengut und lehnte faschistische Ideen strikt ab. In eben diesem Ambiente kam er mit den Garibaldi-Partisanenverbänden der Stella Rossa von Savona in Kontakt, denen er sich anschloss. Im Dezember 1943 flüchteten einige Garibaldini nach einer Zerstreuung in das Hotel Nazionale in San Giacomo in Roburent, wo sie von Partisanen von autonomen Formationen, die zum Schutz des Gebiets einen Pakt mit den Deutschen geschlossen hatten, umzingelt und gefangen genommen wurden. Obwohl die Verhafteten erklärt hatten, kämpfende Garibaldi-Partisanen zu sein, wurden sie den Carabinieri übergeben, die sie zuerst nach Cuneo und am 11. Februar 1944 nach Turin brachten.
Therisod und weitere 244 Häftlinge wurden am 13. März 1944 von Turin deportiert. In Bergamo wurden weitere Häftlinge abgeholt und deportiert. Am 16. März 1944 verließ der Konvoi Bergamo mit dem Ziel Mauthausen, wo er am 20. März 1944 mit 563 Deportierten ankam. »
(Quelle: Italo Tibaldi, Compagni di viaggio. Dall’Italia ai Lager nazisti. I “trasporti” dei deportati 1943-1945, Consiglio Regionale del Piemonte, ANED, Franco Angeli, Mailand 1994)
Leider weiß man nicht, wie Luigi Therisod, Kampfname Gigi, jene Monate verbracht hat, aber es ist bekannt, dass er am 14. September 1944 mit nur 19 Jahren verstarb. Die Familie hatte nie die Gelegenheit, seinen Leichnam zu beweinen.
Quelle:
Ferruccio Iebole, "Ora il mio nome è scritto lì ": storie di Stelle Rosse e Controbanda di Calice Ligure..., Vorwort von Pier Paolo Cervone, [Savona], 2014.