Scarabelli Libero, «Raf», da Mario ed Eleonora Marchi, nato il 3 luglio 1923 a Bologna; lì residente. Impiegato.
Partigiano, militò nel battaglione «Rosini» della 1a brigata Garibaldi «Irma Bandiera» con funzione di caposquadra e operò a Bologna.
È arrestato nel corso di una operazione che porterà all'arresto di 5 persone, tra cui il fratello Rino, condotta dal locale comando Sipo-SD e incarcerato a San Giovanni in Monte dal 12 gennaio 1944.
Il 29 gennaio 1944 a seguito di un bombardamento su Bologna che danneggia anche un'ala del carcere l'intera sezione tedesca dei detenuti politici è trasferita nel carcere di Castelfranco Emilia. Tra essi anche Scarabelli, che vi rimane fino al 16 maggio 1944, quando è aggregato ad un trasporto che da Bologna sta portando un gruppo di detenuti a Fossoli, facendo tappa al reclusorio modenese.
Nel campo è fra gli organizzatori di una cellula clandestina del partito comunista, insieme al bolognese Albertino Masetti, a Luigi Guermandi ed Augusto Cambi [1].
Da Carpi è poi trasferito in luglio al campo di Bolzano-Gries, da dove è deportato a Mauthausen il 5 agosto 1944.
All'arrivo nel lager austriaco, il giorno 7, riceve la matricola 82519 ed è classificato con la categoriaSchutz; mestiere dichiarato: funzionario.
È assegnato al sottocampo di Gusen, dove risulta deceduto il 14 febbraio 1945.
Riconosciuto partigiano dall'appositaCommissione regionale, con ciclo operativo dal 9 settembre 1943 al 9 febbraio 1945.
www.ciportanovia.it
Fonte:
www.ciportanovia.it – Progetto realizzato da A.N.E.D. sezione di Bologna e Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Nota:
1 La circostanza emerge da quanto riferito in:Augusto Cambi. Un gappista nel lager - Cronaca di una resistenza. Testimonianza raccolta da Anna Picardi Baldacci, Quaderni della Fondazione della Memoria della Deportazione - Biblioteca Archivio Aldo Ravelli, Supplemento a Triangolo Rosso, n. 1 gennaio 2002.
Libero Scarabelli, Kampfname „Raf”, wurde am 3. Juli 1923 als Sohn von Mario und Eleonora Marchi in Bologna geboren. Er war in Bologna wohnhaft. Angestellter.
Er kämpfte als Partisan im „Rosini“-Bataillon der 1. Garibaldi-Brigade „Irma Bandiera“, wo er als Zugführer in Bologna aktiv war.
Er wurde im Zuge einer Operation des lokalen Sipo-SD-Kommandos aufgegriffen, die zur Verhaftung von fünf Personen, darunter auch sein Bruder Rino, führte. Ab dem 12. Jänner 1944 war er in San Giovanni in Monte in Haft.
Am 29. Jänner 1944 wurde die gesamte deutsche Abteilung mit den politischen Häftlingen in das Gefängnis von Castelfranco Emilia verlegt, nachdem ein Flügel des Gefängnisses San Giovanni in Monte in Bologna durch einen Bombentreffer zerstört worden war. Unter diesen Gefangenen befand sich auch Scarabelli, der bis zum 16. Mai 1944 in Castelfranco Emilia in Haft blieb. Dann wurde er einem Transport zugeteilt, der eine Gruppe von Häftlingen aus Bologna nach Fossoli deportierte.
Im Lager organisierte er zusammen mit Luigi Guermandi, Augusto Cambi1 und dem aus Bologna stammenden Albertino Masetti sowie anderen eine illegale Zelle der kommunistischen Partei.
Im Juli wurde er von Fossoli in das Lager Bozen-Gries verlegt und von dort am 5. August 1944 nach Mauthausen deportiert.
Bei seiner Ankunft im österreichischen Lager am 7. August erhielt er die Häftlingsnummer 82519 und wurde als Schutzhäftling eingestuft. Ausgewiesener Beruf: Beamter.
Er wurde dem Außenlager Gusen zugewiesen, wo sein Tod am 14. Februar 1945 verzeichnet wurde.
Die Kommission zur Anerkennung der Partisanen der Region Emilia-Romagna hat ihn als Partisan anerkannt. Sein operatives Wirken erstreckte sich vom 9. September 1943 bis zum 9. Februar 1945.
www.ciportanovia.it
Quelle:
www.ciportanovia.it – Ein Projekt der Sektion Bologna der A.N.E.D. und der gesetzgebenden Versammlung der Region Emilia-Romagna
Anmerkung:
1 Nachzulesen in: Augusto Cambi: Un gappista nel lager - Cronaca di una resistenza. Testimonianza raccolta da Anna Picardi Baldacci, Quaderni della Fondazione della Memoria della Deportazione – Bibliothek Archiv Aldo Ravelli, Beilage zu Triangolo Rosso, Nr. 1 Jänner 2002.