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Giacomo Prandina 1917 - 1945 Aggiornare

Nato 25.7.1917 in San Pietro in Gù
Morto 13.3.1945 in Gusen

Biografia

Nato a San Pietro in Gu il 25 luglio 1917, ultimo di dieci fratelli, alunno al Seminario di Vicenza fino alla terza liceo, si iscrive alla Facoltà di Ingegneria dell'Università di Padova, laureandosi in Ingegneria Elettrotecnica con il massimo dei voti. Si specializza poi al Politecnico di Torino in Ingegneria delle Costruzioni Aeronautiche, conseguendo ancora a pieni voti una seconda laurea. Chiamato alle armi nel luglio 1941, è arruolato come allievo ufficiale nel Corpo del Genio Aeronautico e, con il grado di sottotenente di complemento, è assegnato al reparto di costruzioni aeronautiche di Torino. Alla notizia dell'armistizio dell'8 settembre 1943, invece di seguire l'invito di alcuni amici a riparare con un aereo in Svizzera, torna a San Pietro in Gu ed in poco tempo, facendo riferimento ai parroci ed alle associazioni cattoliche, raccoglie intorno a sé un folto gruppo di giovani renitenti ed ardimentosi, dando vita alle prime bande partigiane nel Vicentino e nell'alto Padovano, occupandosi in particolare dell'allestimento di campi d'aviolancio, ma partecipando anche con grande coraggio a molte azioni di guerriglia. Fra i primi che seguono il giovane ingegnere, vi è il concittadino Gaetano Bressan, “Nino”, futuro comandante del Battaglione Guastatori e della Divisione partigiana Vicenza. Seguendo le direttive dell'ing. Prandina, Gaetano Bressan e Luigi Cerchio, "Gino", dalla primavera 1944 tengono numerose riunioni segrete in tutto il territorio, per illustrare le tecniche di preparazione di congegni ed ordigni esplosivi, allo scopo di effettuare azioni di sabotaggio coordinate e simultanee su vasta scala, per evitare le rappresaglie. Giacomo Prandina era commissario politico della Divisione Vicenza quando, il 31 ottobre del 1944, cade nelle mani dei tedeschi, che lo torturano a lungo senza riuscire a piegarlo. Deportato a Mauthausen e poi a Gusen, vi muore il marzo 1945, poche settimane prima dell'arrivo degli Americani. 

Un incontro con Giacomo Prandina, avvenuto nel febbraio 1944 a Tonezza, è così descritto da Mariano Rumor, allora tra i massimi dirigenti dell'Azione Cattolica vicentina ed in seguito Presidente del Consiglio: “Uscendo insieme dalla chiesa, cominciammo a parlare dell'oscuro presente. Io ero fermo alla mia ira antifascista, alla mia speranza di vedere avanzare gli alleati che ci liberassero da quel fascismo redivivo, becero, incattivito, servo dei tedeschi, di cui mi giungevano notizie frammentarie dalla pianura. Prandina disse, quasi sprappensiero, che quello ormai era il passato. Bisognava solo attendere che finisse. E, piano piano, con la pacatezza con cui si raccontano cose senza grande rilievo, mi raccontò della lotta partigiana che si stava organizzando, delle forze politiche che erano rinate nella clandestinità, dei Comitati di Liberazione [...].”

Francesco Tessarolo

Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della Provincia di Vicenza „Ettore Gallo”

 

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