Nato 22.7.1900 in San Giovanni in Persiceto Morto 18.3.1945 in Gusen
Biografia
Cotti Arvedo, da Raffaele e Luigia Forni, nato il 22 luglio 1900 a San Giovanni in Persiceto (BO); lì residente. Coniugato e padre di 4 figli. 3a elementare. Colono.
Attivo nel battaglione «Marzocchi» della 63a brigata Garibaldi «Bolero» e nella 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni».
È arrestato ad Amola di San Giovanni in Persiceto il 5 dicembre 1944 nel corso del vasto rastrellamento che a seguito di alcune delazioni investì in quei giorni la pianura attorno a San Giovanni in Persiceto, Amola, Anzola dell'Emilia. Entra in carcere a San Giovanni in Monte il 9 dicembre 1944, a disposizione del «comando tedesco SS», con matricola 12525.
Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 483 internati, tra i quali 84 del gruppo proveniente da Bologna.
All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115459, è classificato con la categoria Schutz e dichiara il mestiere di operaio.
Rimane in quarantena fino al 7 febbraio 1945, poi dal giorno 8 risulta inviato al sottocampo di Gusen, assegnato come Hilfsarbeiter (manovale) alla produzione di armi per la ditta Steyr-Daimler-Puch.
È deceduto a Gusen il 18 marzo 1945.
Riconosciuto partigiano dalla apposita Commissione regionale, con ciclo operativo dall'1 agosto 1944 al 18 marzo 1945.
È ricordato nel Sacrario di piazza Nettuno a Bologna.
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Fonte:
www.ciportanovia.it – Progetto realizzato da ANED sezione di Bologna e Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Arvedo Cotti wurde am 22. Juli 1900 als Sohn von Raffaele und Luigia Forni in San Giovanni in Persiceto (BO) geboren, wo er auch wohnte. Verheiratet, Vater von 4 Kindern. Drei Jahre Grundschule. Bauer (Pächter).
Er war im Bataillon „Marzocchi“ der 63. Garibaldi-Brigade „Bolero” und in der 7. GAP-Garibaldi-Brigade „Gianni“ aktiv.
Er wurde am 5. Dezember 1944 in Amola (San Giovanni in Persiceto) im Zuge der breitangelegten Razzia verhaftet, die aufgrund von mehreren Denunziationen in jenen Tagen in der Ebene von San Giovanni in Persiceto, Amola und Anzola dell'Emilia durchgeführt wurde. Er kam am 9. Dezember 1944 mit der Häftlingsnummer 12525 ins Gefängnis des SS-Kommandos San Giovanni in Monte.
Am 22. Dezember 1944 wurde er dem Transport von 100 Häftlingen ins Konzentrations- und Durchgangslager Bozen-Gries angeschlossen, von wo man ihn am 8. Jänner 1945 mit dem Transport von 483 Internierten, von denen 84 aus der Gruppe von Bologna stammten, nach Mauthausen deportierte.
Bei seiner Ankunft im österreichischen Lager am 11. Jänner 1945 erhielt der die Häftlingsnummer 115459 und wurde als Schutzhäftling eingestuft. Als Beruf gab er Arbeiter an.
Er blieb bis zum 7. Februar 1945 in Quarantäne. Am 8. schickte man ihn ins Außenlager Gusen, wo er als Hilfsarbeiter in der Waffenproduktion der Firma Steyr-Daimler-Puch eingesetzt wurde.
Er verstarb in Gusen am 18. März 1945.
Die Kommission zur Anerkennung der Partisanen der Region Emilia-Romagna hat ihn als Partisan anerkannt. Sein operatives Wirken erstreckte sich vom 1. August 1944 bis zum 18. März 1945.
Das Partisanendenkmal in der Piazza Nettuno in Bologna erinnert an Arvedo Cotti.
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Quelle:
www.ciportanovia.it – Ein Projekt der Sektion Bologna der A.N.E.D. und der gesetzgebenden Versammlung der Region Emilia-Romagna