Franco Pizzoni 1925 - 1945 Aggiornare
Nato 31.3.1925 in Sant'Eraclio
Morto 23.4.1945 in Gusen
Biografia
Franco Pizzoni nasce a Foligno (Pg) il 31 marzo 1925. Arrestato alla cascina di Radicosa (Cancelli, Foligno, Pg) il 3 febbraio 1944 insieme con Augusto Bizzarri e Franco Santocchia.
Recluso nel carcere di Perugia, portato a Fossoli il 3 maggio 1944 poi a Bolzano, fu deportato a Mauthausen il 5 agosto 1944 ed immatricolato con il n° 82477.
Insieme con l’amico Franco Santocchia fu trasferito a Mauthausen il 5 agosto 1944 e perse la vita a Gusen il 23 aprile 1945.
Nell’estate del 1943 Franco aveva 18 anni, da poco era tornato a casa per le vacanze estive e subito aveva ripreso i contatti con gli amici dell’Azione Cattolica. Dopo l’otto settembre, invece di presentarsi agli esami di riparazione di Arezzo, si è unito ai partigiani della Brigata Garibaldi, nella zona di Cancelli, mentre il fratello Antonio raggiungeva i partigiani della Brigata Garibaldi nella zona di Colfiorito (Pg).
L’antifascismo non era estraneo alla famiglia Pizzoni, perché papà Francesco era stato Consigliere Comunale per il Partito Popolare.
Franco Pizzoni, Augusto Bizzarri e Franco Santocchia,1 presi nel rastrellamento del 3 febbraio 1944, furono fatti scendere a Trevi e Franco che aveva i capelli lunghi fino alle spalle e con un rustico giubbotto di pelle, fu scambiato per un montenegrino fuggito dal Campo di Concentramento di Colfiorito e per questo rischiò di essere fucilato sul posto.
Lo riconobbe il suo professore di francese che lo aveva atteso inutilmente per gli esami di riparazione e lo segnalò, salvandolo dall’esecuzione.
In seguito fu portato nel carcere di Perugia a disposizione delle SS, dove incontrò il fratello Antonio, anche lui arrestato nelle montagne di Colfiorito. Da Perugia, dove ricevette più volte la visita del Padre che constatò le sue numerose ferite alle gambe, fu trasferito a Fossoli, da qui inviò alla famiglia una cartolina con il suo numero di matricola e il numero di baracca 17/A in data 15 maggio 1944 e timbro di arrivo in dicembre 1944, quando Foligno era già stata liberata il 16 giugno.
Da Bolzano, in un convoglio di 306 persone, il 5 agosto 1944 fu trasferito a Mauthausen insieme con Franco Santocchia. La sua giovane vita terminò il 23 aprile 1945 a Gusen.
Maria Pizzoni
ANED sezione di Foligno / Fondazione memoria della Deportazione
1 Nota integrativa da Il libro dei Deportati. I deportati politici 1943-1945, Volume I, a cura di Giovanna D’Amico, Giovanni Villari, Francesco Cassata, Milano Mursia, 2009 ricerca diretta da Brunello Mantelli e Nicola Tranfaglia, promossa da ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati:
- Augusto Bizzarri nasce a Foligno il 4 novembre 1920. Arrestato alla cascina di Radicosa (Cancelli, Foligno, Pg) il 3 febbraio 1944 insieme con Franco Pizzoni e Franco Santocchia. Giunge a Mauthausen tra il 24 giugno ed il 27 giugno 1944. Immatricolato con il n° 76256. E’ trasferito a Wiener Neustadt (Mauthausen) E’ trasferito a Wien Floridsdorf (Mauthausen) Deceduto il 6 aprile 1945 nel sottocampo di Wien Hinterbruhl.
- Franco Santocchia nasce a Foligno il 26 od il 27 novembre 1924. Arrestato alla cascina di Radicosa (Cancelli, Foligno, Pg) il 3 febbraio 1944 insieme con Augusto Bizzarri e Franco Pizzoni. Da Bolzano, in un convoglio di 306 persone, il 5 agosto 1944 fu trasferito a Mauthausen insieme con Franco Pizzoni. La sua giovane vita terminò il 30 aprile 1945.
Franco Pizzoni wurde am 31. März 1925 in Foligno (PG) geboren. Am 3. Februar 1944 verhaftete man ihn zusammen mit Augusto Bizzarri und Franco Santocchia in der Cascina Radicosa [M1] (Cancelli, Foligno, PG).
Man brachte ihn zuerst in das Gefängnis von Perugia und am 3. Mai 1944 nach Fossoli. Von dort kam er nach Bozen, von wo man ihn am 5. August 1944 nach Mauthausen deportierte. In Mauthausen erhielt er die Häftlingsnummer 82477.
Er wurde am 5. August 1944 zusammen mit seinem Freund Franco Santocchia nach Mauthausen überstellt. Er verstarb am 23. April 1945 in Gusen.
Im Sommer 1943 war Franco 18 Jahre alt. Er war erst kurz davor für die Sommerferien nachhause gekommen und nahm sofort wieder den Kontakt mit den Freunden der Azione Cattolica auf. Anstatt die Nachprüfung in Arezzo abzulegen, schloss er sich nach dem 8. September den Partisanen der Garibaldi-Brigade in der Gegend von Cancelli an. Sein Bruder Antonio ging zu den Partisanen der Garibaldi-Brigade in der Gegend von Colfiorito (PG).
Der Antifaschismus war der Familie Pizzoni nicht fremd, da der Vater Francesco Gemeinderat des Partito Popolare (Italienische Volkspartei) war.
Franco Pizzoni, Augusto Bizzarri und Franco Santocchia1 wurden bei der Razzia vom 3. Februar 1944 aufgegriffen. Sie mussten nach Trevi runter und Franco, der schulterlange Haare hatte und eine rustikale Lederjacke trug, wurde für einen aus dem Konzentrationslager von Colfiorito geflohenen Montenegriner gehalten und um ein Haar vor Ort erschossen.
Sein Französischprofessor, der bei der Nachprüfung vergebens auf ihn gewartet hatte, erkannte ihn, machte auf ihn aufmerksam und rettete ihn so vor der Exekution.
Daraufhin brachte man ihn in das Gefängnis von Perugia, das der SS zur Verfügung stand. Im Gefängnis traf er seinen Bruder Antonio, der ebenfalls in den Bergen von Colfiorito verhaftet worden war. In Perugia erhielt er mehrmals Besuch von seinem Vater, der zahlreiche Verletzungen an Francos Beinen feststellte. Von Perugia überstellte man ihn nach Fossoli. Von Fossoli schickte er am 15. Mai 1944 eine Postkarte mit seiner Matrikelnummer und der Nummer seiner Baracke 17/A an die Familie. Der Eingangsstempel auf der Postkarte war von Dezember 1944, Foligno war bereits am 16. Juni befreit worden.
Am 5. August 1944 wurde er mit einem 306 Menschen umfassenden Transport gemeinsam mit Franco Santocchia nach Mauthausen deportiert. Sein junges Leben endete am 23. April 1945 in Gusen.
Maria Pizzoni
ANED [M2] Foligno / Fondazione memoria della Deportazione
(1) Ergänzungen aus Il libro dei Deportati. I deportati politici 1943-1945, Band 1, Hrsg. Giovanna D’Amico, Giovanni Villari, Francesco Cassata, Milano Mursia, 2009 Forschung unter der Leitung von Brunello Mantelli und Nicola Tranfaglia, mit Unterstützung durch die ANED – Associazione Nazionale Ex Deportati:
- Augusto Bizzarri wurde am 4. November 1920 in Foligno geboren. Er wurde am 3. Februar 1944 zusammen mit Franco Pizzoni und Franco Santocchia in der Cascina von Radicosa (Cancelli, Foligno, PG) verhaftet. Er kam zwischen 24. und 27. Juni 1944 in Mauthausen an. Seine Häftlingsnummer lautete 76256. Er wurde nach Wiener Neustadt (Mauthausen) überstellt. Er wurde nach Wien Floridsdorf (Mauthausen) überstellt. Er verstarb am 6. April 1945 im Außenlager Wien Hinterbrühl.
- Franco Santocchia wurde am 26. oder am 27. November 1924 geboren. Er wurde am 3. Februar 1944 zusammen mit Augusto Bizzarri und Franco Pizzoni in der Cascina von Radicosa (Cancelli, Foligno, PG) verhaftet. Er und Franco Pizzoni wurden gemeinsam am 5. August 1944 in einem Transport, der 306 Menschen umfasste, nach Mauthausen deportiert. Sein junges Leben endete am 30. April 1945.
[M1]Bauernhof, der den Partisanen als Unterschlupf diente
[M2]Die ital. Abkürzung steht für: Nationale Vereinigung der ehemaligen Deportierten in nazideutsche Vernichtungslager
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