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Nevio Baraccani 1920 - 1944 Aggiornare

Nato 15.3.1920 in Castel del Rio
Morto 12.12.1944 in Melk

Biografia

Baraccani Nevio, di Dino e Anna Amaducci, nato il 15 marzo 1920 a Castel del Rio (BO); lì residente. Operaio.

È arrestato a Castel del Rio nel maggio 1944 con altri 46 giovani della zona, rastrellati da forze tedesche con la cooperazione dei fascisti locali. Si trattava per lo più di renitenti, non coinvolti direttamente con il movimento resistenziale, ma fermati ugualmente con l'accusa di detenzione di armi. Inviato con il resto del gruppo nella Fortezza di Prato, dove un interessamento del parroco della frazione di Valsalva, don Augusto Galeati, non riesce a sortire alcun risultato nel tentativo di convincere i tedeschi far liberare gli arrestati.1

È internato nel campo di Fossoli dal 12 giugno 1944, insieme agli altri rastrellati di Castel del rio e di altre località vicine. Il giorno 21 è aggregato al trasporto che porterà a Mauthausen oltre 500 internati.

All'arrivo nel lager austriaco, il 24 giugno 1944, è immatricolato con il numero 76223 e classificato come Schutzhaeftlinge (detenuto per motivi di sicurezza, equivalente a detenuto politico), ricevendo il triangolo rosso; mestiere dichiarato: cameriere. Sarà uno dei pochi tra gli arrestati di Castel del Rio a rimanere nel Konzentrationslager; gli altri infatti saranno quasi tutti destinati al lavoro coatto (per le loro biografie vedi in questo sito la sezione dei lavoratori coatti).

Nevio Baraccani è assegnato dapprima al sottocampo di Grossraming, dove fino all'agosto 1944 un migliaio di prigionieri era utilizzato nella costruzione di una centrale elettrica, quindi dal 14 novembre come manovale a quello di Melk, nome in codice «Quarz», dove i prigionieri erano utilizzati per lo scavo di tunnel in cui avviare produzioni belliche per la Steyr-Daimler-Puch AG.

Risulta deceduto a Melk il 12 dicembre 1944.

www.ciportanovia.it

 

Fonte: 

www.ciportanovia.it – Progetto realizzato da ANED sezione di Bologna e Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna

Nota:

1 Sulla vicenda vedi: Lorenzo Raspanti, Castel del Rio 1944: storia di una deportazione in massa, in Pagine di vita e storia imolesi, Edizioni Cars (Imola 1990).

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