Nato 20.7.1894 in Montelupo Fiorentino Morto 4.10.1944 in Hartheim
Biografia
Sanzio Gianni è nato il 20/07/1894 a Montelupo Fiorentino (FI). Di professione faceva il barbiere. La sua barberia, ubicata in via Roma, era un ritrovo per gli antifascisti e nel retrobottega si svolgevano discussioni e si ascoltava Radio Londra e Radio Barcellona per poter essere informati sulle sorti del mondo e dell’Europa senza le distorsioni della propaganda del regime fascista. La notte tra il 7 e l’8 marzo 1944 un gruppo di militi bussò alla porta del secondo piano del palazzo in cui viveva. Con la scusa che il maresciallo voleva parlargli, fu costretto a vestirsi in tutta fretta, salutò la moglie e i suoi due figli e li seguì in caserma. Poi, venne portato alle scuole Leopoldine di Firenze e, nel pomeriggio venne condotto alla stazione di Santa Maria Novella e caricato su un treno bestiame. L’11 marzo 1944 venne deportato presso il campo di concentramento di Mauthausen. Poi venne trasferito ad Hartheim, dove morì il 4 ottobre 1944.
Marco Orsi, ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) Empolese-Valdelsa
FONTI:
Intervista del 13 febbraio 2023 realizzata da ANED sezione dell’Empolese Valdelsa al genero del figlio Giovanni e alla bisnipote Ginevra Vanni.
Grazzini V., Piccini E., 8 marzo 1944: il segreto. I ricordi di un insegnante cattolico e di un medico dalle idee liberali, Aleph Editrice, Montespertoli, 2008.
Dini A., La notte dell’odio, La Nuova Fortezza, Livorno, 1986.
Schede della Croce Rossa Internazionale, conservate presso sede ANED Empolese Valdelsa.
Sanzio Gianni wurde am 20. Juli 1894 in Montelupo Fiorentino (FI) geboren. Vom Beruf war er Herrenfriseur. Sein Friseurladen in der Via Roma war ein Treffpunkt der Antifaschisten und im Hinterzimmer wurde diskutiert und Radio London und Radio Barcelona gehört, um über die Geschicke der Welt und Europas informiert zu sein, ohne die Verzerrungen der Propaganda des faschistischen Regimes. In der Nacht vom 7. auf den 8. März 1944 klopfte eine Gruppe Soldaten an seine Tür im 2. Stock seines Wohnhauses. Mit dem Vorwand, der Maresciallo würde ihn sprechen wollen, zwang man ihn, sich in aller Eile anzuziehen. Er verabschiedete sich von seiner Frau und den zwei Kindern und folgte ihnen in die Kaserne. Daraufhin wurde er in die Scuole Leopoldine in Florenz gebracht und am Nachmittag brachte man ihn auf den Bahnhof Santa Maria Novella, wo er auf einen Viehwagen geladen wurde. Am 11. März 1944 wurde er in das Konzentrationslager Mauthausen deportiert. Dann wurde er nach Hartheim überstellt, wo er am 4. Oktober 1944 starb.
Marco Orsi, ANED (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti) Empolese-Valdelsa
Quellen:
Interview vom 13. Februar 2023, das die ANED, Sektion Empolese Valdelsa mit dem Schwiegersohn des Sohns Giovanni und der Urenkelin Ginevra Vanni durchgeführt hat.
Vittorio Grazzini: 8 marzo 1944: il segreto! I ricordi di un insegnante cattolico e di un medico dalle idee liberali (hg. von Emanuele Piccini), Aleph Editrice, Montespertoli 2008.
Alfio Dini: La notte dell’odio, La Nuova Fortezza, Livorno, 1986.
Karteikarten des Internationalen Roten Kreuzes, aufbewahrt bei der ANED, Sektion Empolese Valdelsa.