Nato 3.12.1899 in Anzola dell'Emilia Morto 25.2.1945 in Gusen
Biografia
Reggiani Riccardo, da Gaetano e Maria Po', nato il 3 dicembre 1899 ad Anzola dell'Emilia (BO); lì residente. Licenza elementare. Mezzadro.
Militò nel battaglione «Tarzan» della 7a brigata Garibaldi GAP «Gianni» ed operò ad Anzola dell'Emilia.
IlDizionario biografico degli Antifascisti di Bologna e provincia riporta le seguenti note.
«Appartenente ad una famiglia di antifascisti, perseguitati dal regime, rifiuta di iscriversi al PNF nonostante le sollecitazioni del daziere di Anzola dell'Emilia. Subito dopo l'8 settembre 1943 prende contatti con Raffaele Buldini e, in accordo con i figli Armando e Mario, trasforma la sua casa in una base partigiana. Con Buldini entra a fare parte del CLN di Anzola dell'Emilia. Nella sua abitazione vengono ospitati, in un rifugio costruito nel campo, i primi renitenti alla leva.»
Il 5 dicembre 1944, durante il grande rastrellamento che investe la pianura tra San Giovanni in Persiceto, Amola e Anzola dell'Emilia, mentre si trova presso parenti, visto un camion di tedeschi presso la sua cascina, tenta di raggiungerla, ma venne è catturato.
Condotto a Bologna, dal 19 dicembre 1944 è incarcerato a San Giovanni in Monte, con matricola 12680, a disposizione del «comando SS», registrato come proveniente da «camera di sicurezza», ovvero le celle dell'Aussenkommando Bologna.
Il 22 dicembre 1944 è aggregato al trasporto di 100 detenuti verso il campo di concentramento e transito di Bolzano-Gries, dove rimarrà fino all'8 gennaio 1945, data di partenza del convoglio che deporterà a Mauthausen 483 internati, tra i quali 84 del gruppo proveniente da Bologna.
Con lui anche il nipote Giuseppe Reggiani, arrestato il 7 dicembre 1944.
All'arrivo nel lager austriaco, l'11 gennaio 1945, riceve la matricola 115684 ed è classificato comeSchutzhaeftlinge(detenuto per motivi di sicurezza, equivalente a detenuto politico, con triangolo rosso); mestiere dichiarato: agricoltore.
Deceduto a Gusen il 25 febbraio 1945.
Riconosciuto partigiano dalla appositaCommissione regionale, con ciclo operativo dal 14 aprile 1944 al 25 febbraio 1945.
www.ciportanovia.it
Fonte:
www.ciportanovia.it – Progetto realizzato da A.N.E.D. sezione di Bologna e Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna
Riccardo Reggiani wurde am 3. Dezember 1899 als Sohn von Gaetano und Maria Po’ in Anzola dell’Emilia geboren, wo er auch wohnte. Grundschulabschluss. Halbpächter.
Er kämpfte im Bataillon „Tarzan“ der 7. Garibaldi Brigade GAP „Gianni“ in Anzola dell’Emilia.
Das Biografische Lexikon der Antifaschisten der Stadt und Provinz Bologna schreibt über ihn: „Er stammt aus einer Familie von Antifaschisten, die vom Regime verfolgt wurden. Dem Drängen des Zöllners von Anzola dell’Emilia zum Trotz weigert er sich, der PNF [Partito Nazionale Fascista (Nationale Faschistische Partei)] beizutreten. Unmittelbar nach dem 8. September 1943 nimmt er Kontakt zu Raffaele Buldini auf und stellt sein Haus im Einverständnis mit den Söhnen Armando und Mario den Partisanen zur Verfügung. Buldini und er werden Mitglied des CLN [Comitato di Liberazione Nazionale (Komitee für nationale Befreiung)] von Anzola dell’Emilia. In einer Hütte auf einem Feld, das zu seinem Besitz gehört, bietet er den ersten Wehrdienstverweigerern Unterschlupf.“
Er wurde im Zuge der großen Razzia in der gesamten Ebene zwischen San Giovanni in Persiceto, Amola und Anzola dell’Emilia am 5. Dezember 1944 verhaftet. Er befand sich bei Verwandten, als er einen deutschen Lkw in der Nähe seines Bauernhofs sah. Bei dem Versuch, noch rechtzeitig zum Haus zu gelangen, wurde er gefangen genommen.
Er wurde nach Bologna gebracht und war ab dem 19. Dezember 1944 im Gefängnis des SS-Kommandos San Giovanni in Monte inhaftiert. Seine Häftlingsnummer lautete 12680. Im Zuge der Registrierung wurde vermerkt, dass er aus einer „Sicherheitszelle“ stammt, womit die Zellen des Außenkommandos von Bologna gemeint sind.
Am 22. Dezember 1944 wurde er dem Transport von 100 Häftlingen ins Konzentrations- und Durchgangslager Bozen-Gries angeschlossen, von wo man ihn am 8. Jänner 1945 mit dem Transport von 483 Internierten, von denen 84 aus der Gruppe von Bologna stammten, nach Mauthausen deportierte.
Auch sein Neffe Giuseppe Reggiano, den man am 7. Dezember 1944 verhaftet hatte, befand sich am gleichen Transport.
Bei seiner Ankunft im österreichischen Lager am 11. Jänner 1945 erhielt er die Häftlingsnummer 115684 und wurde als Schutzhäftling mit rotem Dreieck (politischer Häftling) eingestuft. Ausgewiesener Beruf: Landwirt.
Er verstarb in Gusen am 25. Februar 1945.
Die Kommission zur Anerkennung der Partisanen der Region Emilia-Romagna hat ihn als Partisan anerkannt. Sein operatives Wirken erstreckte sich vom 14. April 1944 bis zum 25. Februar 1945.
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Quelle:
www.ciportanovia.it – Ein Projekt der Sektion Bologna der A.N.E.D. und der gesetzgebenden Versammlung der Region Emilia-Romagna